Il Piano Operativo di Sicurezza (abbreviato con la sigla POS) è il documento che, in base all’art. 89 del D.Lgs. 81/08, il Datore di Lavoro dell’impresa esecutrice dei lavori all’interno di un cantiere deve redigere obbligatoriamente prima che le attività operative abbiano inizio. Questo documento contiene tutte le informazioni necessarie per organizzare il cantiere e per procedere nell’esecuzione dei lavori. In base all’Allegato XV punto 3.2 del D.Lgs. 81/08 i contenuti minimi del POS sono:

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Il Piano Operativo di Sicurezza (abbreviato con la sigla POS) è il documento che, in base all’art. 89 del D.Lgs. 81/08, il Datore di Lavoro dell’impresa esecutrice dei lavori all’interno di un cantiere deve redigere obbligatoriamente prima che le attività operative abbiano inizio. Questo documento contiene tutte le informazioni necessarie per organizzare il cantiere e per procedere nell’esecuzione dei lavori. In base all’Allegato XV punto 3.2 del D.Lgs. 81/08 i contenuti minimi del POS sono:

  1. i dati identificativi dell’impresa esecutrice, che comprendono:
    • il nominativo del datore di lavoro, gli indirizzi ed i riferimenti telefonici della sede legale e degli uffici di cantiere;
    • la specifica attività e le singole lavorazioni svolte in cantiere dall’impresa esecutrice e dai lavoratori autonomi subaffidatari;
    • i nominativi degli addetti al pronto soccorso, antincendio ed evacuazione dei lavoratori e, comunque, alla gestione delle emergenze in cantiere, del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, aziendale o territoriale, ove eletto o designato;
    • il nominativo del medico competente ove previsto;
    • il nominativo del responsabile del servizio di prevenzione e protezione;
    • i nominativi del direttore tecnico di cantiere e del capocantiere;
    • il numero e le relative qualifiche dei lavoratori dipendenti dell’impresa esecutrice e dei lavoratori autonomi operanti in cantiere per conto della stessa impresa;
  2. le specifiche mansioni, inerenti la sicurezza, svolte in cantiere da ogni figura nominata allo scopo dall’impresa esecutrice;
  3. la descrizione dell’attività di cantiere, delle modalità organizzative e dei turni di lavoro;
  4. l’elenco dei ponteggi, dei ponti su ruote a torre e di altre opere provvisionali di notevole importanza, delle macchine e degli impianti utilizzati nel cantiere;
  5. l’elenco delle sostanze e preparati pericolosi utilizzati nel cantiere con le relative schede di sicurezza;
  6. l’esito del rapporto di valutazione del rumore;
  7. l’individuazione delle misure preventive e protettive, integrative rispetto a quelle contenute nel PSC quando previsto, adottate in relazione ai rischi connessi alle proprie lavorazioni in cantiere;
  8. le procedure complementari e di dettaglio, richieste dal PSC quando previsto;
  9. l’elenco dei dispositivi di protezione individuale forniti ai lavoratori occupati in cantiere;
  10. la documentazione in merito all’informazione ed alla formazione fornite ai lavoratori occupati in cantiere.

Dall’analisi dei punti sopra elencati, si capisce che il POS non è un documento che ha il solo fine di elencare una serie di leggi, procedure standard e definizioni. L’obiettivo è quello di riportare quali siano le migliori misure pratiche da attuare in ogni specifico cantiere, al fine di garantire una corretta gestione dell’attività lavorativa e favorendo lo sviluppo della cultura della sicurezza tra i vari soggetti coinvolti.

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